La settima arte, il Cinema!
La Cinematografia ha ispirato la mia curiosità sin da ragazzo, quando già macchinavo intorno ad un proiettore giocattolo in grado di proiettare immagini sullo schermo. Ero veramente un ragazzino alle prese con una macchina elettrica ricevuta in regalo ed era la mia gioia e grande stupore. Le pellicole proiettate erano nel formato 8 mm/super 8 e raramente a colori. Una modesta lampada di proiezione della potenza di 10W, illuminava a malapena il lenzuolo bianco steso sulla parete nella mia camera da letto in quanto non avevo ancora un adeguato schermo di proiezione. Quindi, fu un cinema rigorosamente muto ed in bianco e nero! Proiettavo cartoni animati e comiche. Per me era già tanto e ne fui orgoglioso. Quelli, furono gli anni che più segnarono il mio futuro interesse per il Cinema, ne sono sicuro! Rimanevo ore ed ore ad osservare il proiettore mentre scorrevano le immagini sullo schermo, una dietro l'altra, nei tre minuti di proiezione equivalenti a quindici metri di pellicola. Troppo affascinante per restare solo esperienza del momento. In gioventù, non potendo avere una più ricca conoscenza del Cinema, ogni mia esperienza non poteva che rimanere circoscritta al solo fattore emotivo vissuto in quel momento. Il mio stupore per la Cinematografia continuò per anni sino a quando riuscii ad avere un proiettore sonoro Eumig, made in Austria. Un buon proiettore, tutto sommato, adatto per uso domestico, familiare. E proprio in famiglia, munito di cinepresa muta e poi sonora, realizzai le mie prime riprese, diventando il regista e produttore dei miei stessi lavori cinematografici. Un'esperienza unica, colma di emozioni allo stato puro... Sul finire degli anni '70, collaborai come proiezionista presso la sala del patronato della mia parrocchia. In quella sede, il proiettore che ricordo, aveva una struttura ed una meccanica superiore rispetto al mio. Portava il marchio Microtecnica Micron 28J ed era un 16 mm. Una bella macchina anche se un po' rumorosa. Due anni fa, entrai in possesso di un proiettore sonoro 16 mm omologo a quello usato nella sala parrocchiale. Nei miei ricordi, la presenza materiale del proiettore e tutti gli accessori, tipo la moviola e la giuntatrice per la riparazione delle pellicole rotte ed altro ancora, si traduceva per me, in vera emozione, in gioia ineffabile. Nulla rispetto il Cinema digitale dei giorni nostri. L'analogico, è un'altra storia!
Il mio proiettore sonoro super 8 Eumig ormai vintage! Prima ancora di avere questo bel proiettore, data la mia giovane età, ebbi in regalo un super 8 della GIOCA ROYAL SOUND 50/N. Una via di mezzo tra il gioco ed il dispositivo di maggior valore. A quei tempi, la mia curiosità di sapere e soprattutto vedere come erano fatti i proiettori nel loro interno, mi spingeva ad armarmi di cacciavite per poterli aprire e curiosare... Molte volte, nell'apertura delle loro "scatole metalliche" contenitrici, combinavo guai seri ai circuiti, provocandone il cattivo funzionamento successivo. All'epoca dei fatti, il mio cinema, era anche questo: scoprirlo nella sua intimità meccanica e circuitale delle macchine da proiezione, meravigliosa tecnologia anni '80 della scienza umana!
Proiettore sonoro ottico in uso negli anni '70 ed inizio '80 del '900. In fotografia, il modello Microtecnica Micron 28J - 16 mm, recentemente recuperato e perfettamente funzionante. Emozione ineffabile visionare vecchie pellicole... Altro stupendo proiettore sonoro è questo. Dalla meccanica così perfetta e resistente, in grado ancor oggi, di riprodurre pellicole a quasi 50 anni dalla fabbricazione. Un fascino d'altri tempi che non si può descrivere ma solo vivere!
Il Cinema rimane il più potente mezzo di comunicazione e persuasione capace di coinvolgere anima e corpo. Storie fantastiche sono già state narrate e tante altre lo saranno nel corso del tempo. Il Cinema, riflette la cultura umana nel tempo, restituendo non solo ricordi lontani e, quindi, legandoci a quel momento di particolare importanza. Il Cinema, infatti, invita all'immersione totale nella storia narrata e a liberarci, per tutta la durata della proiezione, di quanto impedisca il nostro bisogno di leggerezza. Il Cinema è ancora invito alla riflessione e potente stimolo alla fantasia. Per ultimo, sarebbe cosa positiva per entrambi le tecnologie, sperare in una effettiva integrazione tra cinema digitale e cinema analogico. Il dialogo tra le due tecnologie rappresenterà una più forte espressione del linguaggio registico...